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Concentrazione e presenza mentale: quali differenze?

2025-07-26 10:06

Francesca Dantes

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Concentrazione e presenza mentale: quali differenze?

Imparare a riconoscerle per beneficiare dei loro effetti.

 

Concentrazione e presenza mentale non sono la stessa cosa, eppure l’una si attiva quando si attiva l’altra. Imparare a riconoscerle è importante per beneficiare al meglio dei loro effetti.

Spesso ci immaginiamo l’essere concentrati e l’avere presenza mentale (anche chiamata mindfulness) come qualcosa che richiede tutta una serie di condizioni esterne per essere sviluppata. Inizialmente può essere così, ma non è possibile essere concentrati o stare con la propria presenza mentale senza accorgersi dove sia la nostra attenzione. La concentrazione è la capacità di dirigere e mantenere l’attenzione su un oggetto e quando questa viene meno riportare l’attenzione nuovamente sull’oggetto. La presenza mentale, invece, è la capacità di essere consapevoli del momento presente in modo aperto, non giudicante e ricettivo, la nostra attenzione si traduce in centratura, calma e accoglienza. La differenza principale, quindi, sta nel modo in cui esercitiamo la nostra attenzione:

- nel caso della concentrazione è diretta verso un oggetto specifico, possiamo immaginarci che l’attenzione sia come una freccia in questo caso o una linea che va da noi all’oggetto su cui ci concentriamo;

- nel caso della presenza mentale è semplicemente osservata nel momento presente, possiamo immaginarci che l’attenzione sia come un sensore di movimento che registra gli spostamenti e annota ciò su cui si sofferma.

È possibile avere l’una senza l’altra? Provate a riflettere. È possibile essere concentrati senza essere consapevoli del momento presente e viceversa? Se vogliamo ottenere una buona stabilità interiore che consenta di limitare le interferenze e vivere a pieno dobbiamo prima di tutto iniziare a chiederci: dov’è la mia attenzione? Su cosa si dirige? Osservarsi diventa il primo passo da compiere. Dato che la nostra mente è strutturata per avere in contemporanea più linee di pensiero è perfettamente normale distrarsi o avere difficoltà. Non dobbiamo frustrarci e non dobbiamo colpevolizzarci per questo. I più grandi ostacoli allo sviluppo di concentrazione e presenza mentale sono il nostro giudizio e il desiderio di ricompensa immediata. 

Dovremmo pensare al percorso che ci porta allo sviluppo di queste qualità come ad un addestramento vero e proprio, così come facciamo per il corpo con la palestra. Il nostro addestramento dovrebbe quindi comprendere:

- riconoscere dove sia la nostra attenzione;

- attivare il sensore di movimento della presenza mentale;

- attivare il raggio della concentrazione e focalizzare un oggetto in particolare.

Sebbene concentrazione e presenza mentale siano correlate, la maggiore attività di una o dell’altra ci fa capire su quale punto del nostro addestramento stiamo facendo pratica. 

Ricette universali su come ottenere queste qualità non esistono, ognuno di noi ha le sue caratteristiche che deve imparare a conoscere e utilizzare, quello che però vale per tutti è che una buona motivazione e l’esercizio portano a risultati. Sta a noi darci degli obiettivi autentici, in questo caso, gli obiettivi potrebbero essere: quantificare le volte in cui ci siamo distratti, individuare categorie ricorrenti di distrazione, riconoscere elementi dell’ambiente in cui siamo, riconoscere gli stati d’animo che stiamo vivendo. 

Anche se non diventeremo campioni di concentrazione e presenza mentale questo addestramento ci consentirà di conoscere noi stessi e creare un punto di osservazione più neutro. Lo strumento dell’attenzione sarà sempre meno indisciplinato. Impareremo a riconoscere i momenti di equilibrio, ad accogliere le nostre irrequietezze ed a utilizzare quella forza in quello che facciamo. 

In qualsiasi modo vogliate coltivare concentrazione e presenza mentale fatelo con amore verso voi stessi, state chiedendo al vostro sistema persona di abbandonare un pilota automatico che, per quanto a voi crei problemi, lo rassicura. Siate amorevoli, ma risoluti, abbiate pazienza e concedetevi di non riuscire immediatamente. Quello che il vostro sistema persona vi restituirà sarà immensamente gratificante, profondo ed utile per voi. 

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